
Chi è il sacerdote, il prete? Qual è la figura che deve assumere? In questo periodo critico che attraversiamo, tutte le tentazioni della primitiva contestazione protestante si sono fatte vive e
insinuanti, e forse anche quelle del dubbio, tentazioni che si sono insinuate fino nell’intima coscienza del sacerdote, per confondere in lui la beata certezza del suo stato ecclesiale, e sostituirvi un’assillante domanda: “io chi sono?”. La tendenza in tali frangenti è stata di chiedere la definizione dell’identità del sacerdote alla sociologia, alla psicologia o a denominazioni cristiane staccate dalla radice cattolica… noi la domanderemo umilmente a Cristo Signore che ci ha chiamati e consacrati. Questa opera vorrebbe offrire al lettore tale risposta, la risposta del Vangelo e della Chiesa. “Cercati in me”, diceva Gesù a santa Teresa d’Avila. Lo ripete al suo sacerdote che capisce e ritrova se stesso solo in Cristo.

Per “logica” si intende il modo di pensare e di agire. Le logiche principali che possiamo adottare sono quelle della ragione e quelle dell’amore. Il libro si focalizza su quest’ultima facendo comprendere che essa, pur non essendo mai irrazionale, supera la logica della ragione. L’Amore esige da noi solo un minimo di buona volontà per poter cantare in eterno, come principi nel suo regno, il trionfo della logica dell’amore sulla logica della ragione.