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Vaccino e propaganda offensiva

Vaccino e propaganda offensiva

Sul Corriere della Sera di ieri, nella rubrica “Il Caffè”, Massimo Gramellini ha scritto un articoletto offensivo per molti italiani, intitolato “Vaccino e pregiudizio”, che riporto qui sotto integralmente per poi commentarlo:

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Gramellini è libero di avere la sua opinione su chi, tra gli italiani, me compreso, è contrĂ rio all’inòculaziĂłne della terapia gènica sperimentale e alla Certificazione Verde. Può essere sarcĂ stico quanto vuole, può pure chiamarci a vanvera “complottisti”, “folli”, “intellettualmente disonesti” e crederci in “malafede”. Ma purtroppo per lui l’irruenza della sue accuse verso di noi palesa la debolezza delle sue argomentazioni e svela i suoi pregiudizĂ®.

L’attenzione degli italiani contrarĂ® all’inòculaziĂłne della terapia gènica sperimentale e alla Certificazione Verde non è certamente rivolta alla morte del vaccinato Colin Powell (pace all’Ă nima sua), ma alla violenta repressione del pacĂ­fico sciopero dei portuali, repressione vergognosamente giustificata dal Ministro dell’interno Luciana Lamorgese ma denunciata in aula, tra gli altri, dall’onorevole Francesco Lollobrigida.

Il Gramellini, seguendo la linea editoriale di un giornale che fin dall’inizio della pandemia ha fatto da cassa di risonanza alla narrativa governativa sul COVID-19, da bravo “illusionista” ha tentato di distògliere l’attenzione dei suoi lettori dalla deriva autoritĂ ria del nostro ennĂ©simo governo non eletto democrĂ ticamĂ©nte. Lo ha fatto utilizzando il sarcasmo e la denigrazione contro i dissidenti dell’italico regime terapèutico. Su di essi, però, non avrĂ  alcun effetto. RiuscirĂ  a ispirare o a irrobustire un “consenso senza comprensione” solo in coloro che tèmono di èssere oggetto di stigma sociale.

Costoro non si avvédono di èssere víttime della propaganda governativa; quella propaganda che scientemente mostra solo i dati che gli sono útili per sostenere la pròpria narrativa, come ha fatto anche Gramellini. Quando afferma, intatti, che attualmente i morti e i ricoverati (per COVID-19 sottinteso) sono quasi tutti non vaccinati, omette di scrivere:

  1. che i dati non tengono in alcun conto quanto la polĂ­tica della “vĂ­gile attesa e tachipirina” contribuisca ad aumentare il nĂşmero dei ricoverati in terapia intensiva e dei morti tra i non vaccinati.
  2. e che quella affermazione è completamente falsa se applicata alla fĂ scia di etĂ  degli ultraottantenni. Secondo l’Istituto Superiore di SanitĂ , infatti, per COVID-19 sono ospedalizzati, ricoverati in Terapia intensiva e morti piĂą ultraottantenni vaccinati che non vaccinati[1].

Se il Gramellini avesse utilizzato il sarcasmo e la denigrazione per:

  1. commentare il dato secondo il quale quasi tutti gli over 80 non vaccinati morti dal marzo 2020 risultano èssere morti di COVID-19; come se non si morisse più di altre malattie;
  2. criticare le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della sanitĂ  (OMS) sull’assegnazione della causa di morte, che hanno offerto ai medici un critèrio di selezione della causa di morte di tipo mĂ nipolazionĂ­stico[2], che ha fatto aumentare Ă­ndebitamĂ©nte il nĂşmero delle morti per COVID-19;
  3. denunciare le omesse autopsie;

avrebbe dato prova di vera onestà intellettuale. Avrebbe contribuito, come tanti altri, a ridimensionare la percezione dei proclami allarmístici e delle misure emergenziali del governo; un minor numero di italiani, allora, sarebbero stato víttima della paura e la leva motivazionàle utilizzata dalla propaganda governativa per far accettare agli italiani di fúngere da càvie per la speriméntazióne delle terapie gèniche innovative, sarebbe stata meno efficace. Oggi invece, gràzie a intellettuali come Gramellini, abbiamo:

  • l’òbbligo vaccinale per chi svolge professioni sanitĂ rie e di interesse sanitĂ rio;
  • orde di italiani che irrazionalmente hanno firmato un fòglio di consenso informato alla vaccinazione senza nemmeno lèggerlo, salvo eccezioni, e si sono lasciati inoculare un siero sperimentale, i cui effetti avversi a mèdio e lungo tèrmine erano e rimĂ ngono tutt’ora sconosciuti;
  • la polizia sferra colpi di manganello e spara acqua con gli idranti contro una folla che pacificamente sciòpera e prega, per vedere il pròprio diritto al lavoro non subordinato dal possesso di una Certificazione, che è un mero strumento polĂ­tico discriminatĂłrio, privo di alcuna valenza sanitĂ ria, ritenuto Ăątile per indurre alla vaccinazione lo zoccolo duro dei dissidenti e per esercitare un maggiĂłr controllo sulla popolazione.

Flaviano Patrizi


Note

[1] Secondo la tabella 3 a pagina 20 del documento dell’Istituto Superiore di SanitĂ  “Epidemia COVID-19” aggiornato al 13 ottobre 2021 tra gli ultraottantenni ricoverati in terapia intensiva dal 3 settembre 2021 al 3 ottobre 2021 i vaccinati sono 46, mentre i non vaccinati sono solo 28; tra i morti 412 erano vaccinati, mentre 324 non vaccinati. Come è normale che sia statisticamente, visto che tra gli ultraottantenni i vaccinati sono oltre sedici volte i non vaccinati.

[2] Per approfondimento si veda  MARIA CRISTINA AMORETTI ELISABETTA LALUMERA, Covid-19 come causa di morte: una nozione tra fatti e valori, in “Questione Giustizia”.

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