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Domínica XXIII Post Pentecosten

Àudio-commento teològico-spirituàle alle letture e alle preghiere del Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum[1], (it.: Messale Romano riveduto per decreto del sacrosanto Concílio di Trento), tratto da Maria Valtorta, Il libro di Azaria, CEV.

Per ascoltare l’àudio-commento, clicca sul símbolo bianco del play, posto in basso a destra nel riquadro soprastante.

Pròprio della s. Messa tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI

INTRÓITUS    

Ier. 29, 11, 12 et 10 – Dicit Dóminus: Ego cógito cogitatiónes pacis, et non afflictiónis: invocábitis me, et ego exáudiam vos: et redúcam captivitátem vestram de cunctis locis. Ps. 84, 2 – Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti captivitátem Iacob. Glória Patri… Ier. 29, 11, 12 et 10 – Dicit Dóminus:…

 

Ger. 29, 11, 12 e 10 – Dice il Signore: Io ho pensieri di pace e non di afflizione: mi invocherete e io vi esaudirò: vi ricondurrò da tutti i luoghi in cui siete stati condotti. Sal. 84, 2 – Hai benedetta la tua terra, o Signore: hai distrutta la schiavitú di Giacobbe. Gloria al Padre… Ger. 29, 11, 12 e 10 – Dice il Signore:…

 

ORÁTIO    

Absólve, quǽsumus, Dómine, tuórum delícta populórum: ut a peccatórum néxibus, quæ pro nostra fragilitáte contráximus, tua benignitáte liberémur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. – Amen.

 

Perdona, o Signore, Te ne preghiamo, i delitti del tuo popolo: affinché dai vincoli del peccato, contratti per lo nostra fragilità, siamo liberati per la tua misericordia. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. – Amen.

“Pænultima dominica mensis octobris, aut alia ab Ordinario loci statuta «pro Missionibus», in omnibus Missis, orationi Missae additur, sub unica conclusione, oratio pro Fidei propagatione” (Codex Rubricarum Breviarii ac Missalis Romani promulg. die 26-VII-1960, n° 453).

Orazione per la “propagazione della Fede” a norma delle Rubriche emanate dal B. Giovanni XXIII

 

EPISTOLA 

Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Philippénses, 3, 17-21; 4, 1-3 Fratres: Imitatóres mei estóte, et observáte eos qui ita ámbulant, sicut habétis formam nostram. Multi enim ámbulant, quos sæpe dicébam vobis, (nunc áutem et flens dico), inimícos crucis Christi: quorum finis intéritus: quorum Deus venter est: et glória in confusióne ipsórum, qui terréna sápiunt. Nostra áutem conversátio in coelis est: unde étiam Salvatórem exspectámus Dóminum nostrum Iesum Christum, qui reformábit corpus humilitátis nostræ, configurátum córpori claritátis suæ, secúndum operatiónem, qua étiam possit subiícere sibi ómnia. Itaque, fratres mei caríssimi, et desideratíssimi, gáudium meum, et coróna mea: sic state in Dómino, caríssimi. Evódiam rogo, et Syntychen déprecor idípsum sápere in Dómino. Etiam rogo et te, germáne compar, ádiuva illas, quæ mecum laboravérunt in Evangélio cum Cleménte, et céteris adiutóribus meis, quorum nómina sunt in libro vitæ.
M. – Deo grátias.

 

Fratelli: Siate miei imitatori, e osservate coloro che vivono secondo l’esempio che avete in noi. Poiché molti, dei quali spesse volte vi ho parlato, (e ve ne parlo anche adesso con lacrime), si comportano da nemici della Croce di Cristo: il fine di costoro è la perdizione, il loro Dio è il ventre, la loro gloria sta nella loro vergogna: essi non pensano che alle cose della terra. Ma noi siamo cittadini del cielo: donde aspettiamo pure il Salvatore, il Signore nostro Gesú Cristo, il quale trasformerà il corpo della nostra umiliazione conforme al corpo della sua gloria, mediante quella potenza con la quale può ancora assoggettare a sé tutte le cose. E perciò, miei fratelli carissimi e desideratissimi, mia gioia e mia corona, rimanete fermi cosí nel Signore. Prego Evòdia e Sìntiche che si mettano d’accordo nel Signore. Prego anche te, compagno fedele, di aiutarle come persone che hanno lavorato con me per il Vangelo, assieme a Clemente e agli altri miei collaboratori, i nomi dei quali sono nel libro della vita.
M. – Deo grátias.

 

GRADUALE    

Ps. 43, 8-9 – Liberásti nos, Dómine, ex affligéntibus nos: et eos, qui nos odérunt, confundísti. In Deo laudábimur tota die, et in nómine tuo confitébimur in sǽcula.

 

Sal. 43, 8-9 – Ci liberasti da coloro che ci affliggevano, o Signore, e confondesti quelli che ci odiavano. In Dio ci glorieremo tutto il giorno e celebreremo il suo nome in eterno.

 

ALLELÚIA   

Allelúia, allelúia. Ps. 129, 1-2 – De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam. Allelúia.

 

Allelúia, allelúia. Sal. 129, 1-2 – Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera. Allelúia.  

 

EVANGÉLIUM 

Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 9, 18-26

 

In illo témpore: Loquénte Iesu ad turbas, ecce princeps unus accéssit, et adorábat eum, dicens: Dómine, fília mea modo defúncta est: sed veni, impóne manum tuam super eam, et vivet. Et surgens Iesus sequebátur eum, et discípuli eius. Et ecce múlier, quæ sánguinis fluxum patiebátur duódecim annis, accéssit retro, et tétigit fímbriam vestiménti eius. Dicébat enim intra se: Si tetígero tantum vestiméntum eius, salva ero. At Iesus convérsus, et videns eam, dixit: Confíde, fília, fides tua te salvam fecit. Et salva facta est múlier ex illa hora. Et cum venísset Iesus in domum príncipis, et vidísset tibícines, et turbam tumultuántem, dicébat: Recédite: non est enim mórtua puélla, sed dormit. Et deridébant eum. Et cum eiécta esset turba, intrávit, et ténuit manum eius. Et surréxit puélla. Et éxiit fama hæc in univérsam terram illam.
M. – Laus tibi Christe.

 

In quel tempo: Mentre Gesú parlava alle turbe, ecco che uno dei capi gli si accostò e lo adorò, dicendo: Signore, or ora mia figlia è morta: ma vieni, imponi la tua mano su di essa, e vivrà. Gesú, alzatosi, gli andò dietro con i suoi discepoli. Quand’ecco una donna, che da dodici anni pativa una perdita di sangue, gli si accostò da dietro, e toccò il lembo della sua veste. Diceva infatti tra sé: Solo che io tocchi la sua veste e sarò guarita. E Gesú, rivoltosi e miràtala, le disse: Abbi fiducia, o figlia, la tua fede ti ha salvata. E da quel momento la donna fu salva. Giunto che fu alla casa del capo, vedendo dei suonatori e una turba di gente rumoreggiante, disse: Ritiratevi, poiché la fanciulla non è morta, ma dorme. E lo deridevano. Ma dopo che la gente venne fatta sgombrare, Egli entrò, prese la giovane per mano ed ella si alzò. E la fama di ciò si diffuse per tutto quel paese.
M. – Lode a Te, o Cristo.

 

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM    

Ps. 129, 1-2 – De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam: de profúndis clamávi ad te, Dómine.

 

Sal, 129, 1-2 – Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera: dal profondo Ti invoco, o Signore.

 

SECRÉTA    

Pro nostræ servitútis augménto sacrifícium tibi, Dómine, laudis offérimus: ut, quod imméritis contulísti, propítius exsequáris. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. – Amen.

 

Ad incremento del nostro servizio, Ti offriamo, o Signore, questo sacrificio di lode: affinché, ciò che conferisti a noi immeritevoli, Ti degni, propizio, di condurlo a perfezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.

 

PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ    

 

COMMÚNIO    

Mc. 11, 20 – Amen dico vobis, quidquid orántes pétitis, crédite quia accipiétis, et fiet vobis.

 

Marco, 11, 20 – In verità vi dico: tutto quello che domandate, credete di ottenerlo e vi sarà dato.

 

POSTCOMMÚNIO    

Quǽsumus, omnípotens Deus: ut quos divína tríbuis participatióne gaudére, humánis non sinas subiacére perículis. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. Amen.

 

Ti preghiamo, o Dio onnipotente: affinché a coloro ai quali concedi di godere di una divina partecipazione, non permetta di soggiacere agli umani pericoli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.


Note

[1] All’època delle cómunicazióni dell’àngelo Azaria alla mística cattòlica Maria Valtorta (2 feb. 1946 – 2 feb. 1947) il Messale in uso era il Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum S. Pii V Pontificis Maximi jussu editum aliorum Pontificum cura recognitum a Pio X reformatum et Ssmi D. N. Benedicti XV auctoritate vulgatum (25 lúglio 1920).

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