
Anche se le interpretazioni dell’esperienza di Gloria sono tante quanti sono i suoi lettori, non bisogna sbalordirsi di questa differenza interpretativa, ma piuttosto, consapevoli del fatto che ognuno giudica in base alle proprie conoscenze e credenze, che non sempre sono adeguate, è molto più utile cercare di mettere tutti nella condizione di farne una lettura critica al fine di evidenziare gli elementi oggettivi che ne fondano la credibilità.
“Illusione o realtà” è lo strumento ideo per questo scopo. L’autore, infatti, vi offre gli strumenti interpretativi che possono far maturare nel lettore un’interpretazione oggettiva, liberandolo dalle semplice e talvolta persino banali opinioni.
Lo studio, però, non solo sarà utile a tutti coloro che hanno difficoltà ad accettare o far accettare i contenuti della testimonianza di Gloria, ma sarà altrettanto utile per chi vuole approfondire le esperienze di premorte e i suoi resoconti perché presenta un’ampia antologia di testimonianze inedite in lingua italiana di resoconti di «viaggio nell’aldilà» non solo di persone che si sono trovate alla soglia della morte e sono poi state rianimate, ma addirittura di persone morte e miracolosamente risorte.

Chi è il sacerdote, il prete? Qual è la figura che deve assumere? In questo periodo critico che attraversiamo, tutte le tentazioni della primitiva contestazione protestante si sono fatte vive e
insinuanti, e forse anche quelle del dubbio, tentazioni che si sono insinuate fino nell’intima coscienza del sacerdote, per confondere in lui la beata certezza del suo stato ecclesiale, e sostituirvi un’assillante domanda: “io chi sono?”. La tendenza in tali frangenti è stata di chiedere la definizione dell’identità del sacerdote alla sociologia, alla psicologia o a denominazioni cristiane staccate dalla radice cattolica… noi la domanderemo umilmente a Cristo Signore che ci ha chiamati e consacrati. Questa opera vorrebbe offrire al lettore tale risposta, la risposta del Vangelo e della Chiesa. “Cercati in me”, diceva Gesù a santa Teresa d’Avila. Lo ripete al suo sacerdote che capisce e ritrova se stesso solo in Cristo.