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La devozione al Santo Volto e i suoi frutti

L’apòstola della devozione al Santo Volto, la beata madre Maria Pierina (Giuseppa Maria) De Micheli, religiosa della Congregazione delle figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, ebbe il privilegio di ricevere dei messaggi da Gesù e dalla Madonna. Da persona diligente e altruista appuntava nel suo diario le sue esperienze mistiche. Sotto la data del 31 maggio 1938 scrisse:

«Mentre stavo in preghiera davanti al Tabernacolo, mi parve di vedere la Madonna. Teneva in mano uno scapolare formato da due flanelline bianche unite da un cordone. Una flanellina portava l’immagine del Santo Volto. L’altra un’Ostia, circondata da raggiere. La Madonna si mosse verso di me, e disse:

“Ascoltami bene e  riferisci tutto esattamente al Padre: questo scapolare è un’arma di difesa, uno scudo di fortezza, un pegno d’amore e di misericordia che Gesù vuole dare al mondo, in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori. Il male dilaga. I veri apostoli sono pochi, è necessario un rimedio divino, e questo rimedio è il Santo Volto di Gesù. Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo e faranno ogni martedì una visita al SS. Sacramento per riparare gli oltraggi che ricevette il Santo Suo Volto nella dolorosa sua Passione e ogni giorno riceve nel Sacramento Eucaristico saranno fortificati nella fede, pronti a difenderla, a superare le difficoltà interne ed esterne, di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del mio Divin Figlio»[1].

La medaglia del Volto Santo

Lo scapolare per diposizione ecclesiastica e divina[2] è stato sostituito da una medaglia che la stessa madre Maria Pierina ha fatto coniare. Da un lato vi ha fatto mettere il volto di Gesù con la dicitura: “Illumina, Domine, vultum tuum super nos” (Splenda, Signore, il tuo volto su di noi) e nell’altra vi ha fatto imprimere un’ostia, circondata da raggi, con la scritta: “Mane nobiscum, Domine”  (resta con noi, o Signore).

La devozione al Volto Santo del martedì

Il Signore ha inoltre domandato che il Suo Santo Volto fosse onorato ogni martedì e specialmente il martedì grasso, il martedì prima del mercoledì delle ceneri che sancisce l’inizio della Quaresima. Chiedendo questa devozione, Gesù apparve coperto di sangue e disse molto tristemente alla Beata Pierina:

“Vedi come soffro, mi disse, eppure da pochissimi sono compreso, quanta ingratitudine anche da parte di quelli che dicono di amarmi. Ho dato il mio cuore come oggetto sensibile del mio grande amore per gli uomini e il mio Volto lo dò, come oggetto sensibile del mio dolore per i peccati degli uomini e voglio sia onorato con una festa particolare il Martedì di Quinquagesima, festa preceduta da una novena in cui tutti i fedeli uniti nella partecipazione al mio dolore con Me riparino.”

Nel 1939 Gesù disse ancora:

“Desidero che il mio Volto Santo sia onorato particolarmente il martedì”.

Novena

Per la novena si consiglia di recitare la preghiera al Volto Santo della Beata Maria Pierina de Micheli.

Preghiera al Volto Santo 

Volto Santo del mio dolce Gesù, espressione viva ed eterna dell’amore e del martirio divino sofferto per l’umana redenzione, Ti adoro e Ti amo. Ti consacro oggi e sempre tutto il mio essere. Ti offro per le mani purissime della Regina Immacolata le preghiere, le azioni e le sofferenze di questo giorno, per espiare e riparare i peccati delle povere creature. Fà di me un tuo vero apostolo. Che il tuo sguardo soave mi sia sempre presente e si illumini di misericordia nell’ora della mia morte. Amen


Note

[1] Fedele trascrizione dell’originale manoscritto (errori di scrittura compresi) una cui immagine si trova in: Madre Maria Pierina De Micheli, Dal Diario(1940-1945), Congregazione delle Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, pro manuscripto, Roma 2007, 6-7.

[2] Madre Maria Pierina scrive al riguardo nel suo diario: «Continuando la mia preghiera e rivolgendomi alla Madonna per sciogliere un dubbio circa lo scapolare, che torna spesso alla mia mante, ella mi disse: “Figlia mia, sta’ tranquilla, che lo scapolare è supplito dalla medaglia con le stesse promesse e favori» (7 aprile 1943).