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Domínica in Quadragésima

Àudio-commento teològico-spirituàle alle letture e alle preghiere del Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum[1], (it.: Messale Romano riveduto per decreto del sacrosanto Concílio di Trento), tratto da Maria Valtorta, Il libro di Azaria, CEV.

Per ascoltare l’àudio-commento, clicca sul símbolo bianco del play, posto in basso a destra nel riquadro soprastante.

Pròprio della s. Messa tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI

INTRÓITUS

Ps. 90, 15 et 16 – Invocábit me, et ego exáudiam eum: erípiam eum, et glorificábo eum: longitúdine diérum adimplébo eum. Ps. 90, 1 – Qui ábitat in adiutório Altíssimi: in protectióne Dei coeli commorábitur. Glória Patri… Ps. 90, 15 et 16 – Invocábit me …

Sal. 90, 15 e 16 – Mi invocherà e io lo esaudirò: lo libererò e lo glorificherò: lo sazierò di lunghi giorni. Sal. 90, 1 – Chi abita sotto l’égida dell’Altissimo dimorerà sotto la protezione del cielo. Gloria al Padre… Sal. 90, 15 et 16 – Mi invocherà …

S. MESSA senza GLÓRIA

ORÁTIO

Deus qui, Ecclésiam tuam ánnua quadragesimáli observatióne puríficas: præsta famíliæ tuæ; ut, quod a te obtinére abstinéndo nítitur, hoc bonis opéribus exsequátur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
M. – Amen

O Dio, che purifichi la tua Chiesa con l’annua osservanza della quaresima, concedi alla tua famiglia che quanto si sforza di ottenere da Te con l’astinenza, lo compia con le opere buone. Per nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
M. – Amen.

EPISTOLA

Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Corínthios, II, 6, 1-10

Fratres: Exhortámur vos, ne in vácuum grátiam Dei recipiátis. Ait énim: Témpore accépto exaudívi te, et in die salútis adiúvi te. Ecce nunc tempus acceptábile, ecce nunc dies salútis. Némini dantes ullam offensiónem, ut non vituperétur ministérium nostrum: sed in ómnibus exhibeámus nosmetípsos sicut Dei minístros, in multa patiéntia, in tribulatiónibus, in necessitátibus, in angústiis, in plagis, in carcéribus, in seditiónibus, in labóribus, in vigíliis, in ieiúniis, in castitáte, in sciéntia, in longanimitáte, in suavitáte, in Spíritu Sancto, in caritáte non ficta, in verbo veritátis, in virtúte Dei, per arma iustítiæ a dextris et a sinístris: per glóriam, et ignobilitátem, per infámiam, et bonam famam: ut seductóres, et veráces: sicut qui ignoti, et cógniti: quasi moriéntes, et ecce vívimus: ut castigáti: et non mortificáti: quasi tristes, semper áutem gaudéntes: sicut egéntes, multos áutem locupletántes: tamquam nihil habéntes, et ómnia possidéntes.
M. – Deo grátias.

Fratelli: poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero; con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri; sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte; afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!
M. – Deo grátias.

GRADUALE

Ps. 90, 11-12 – Ángelis suis Deus mandávit de te, ut custódiant te in ómnibus viis tuis. In mánibus portábunt te, ne unquam offéndas ad lápidem pedem tuum.

Sal. 90, 11-12 – Dio ha mandato gli Angeli presso di te, affinché ti custodiscano in tutti i tuoi passi. Essi ti porteranno in palmo di mano, ché il tuo piede non inciampi nella pietra.

TRÀCTUS

Ps. 90, 1-7 et 11-16 – Qui hábitat in adiutório Altíssimi, in protectióne Dei coeli commorábitur. Dicet Dómino: Suscéptor meus es tu, et refúgium meum: Deus meus, sperábo in eum. Quóniam ipse liberávit me de láqueo venántium, et a verbo áspero. Scápulis suis obumbrábit tibi, et sub pennis eius sperábis. Scuto circúmdabit te véritas eius: non timébis a timóre noctúrno. A sagítta volante per diem, a negótio perambulánte in ténebris, a ruína et dæmónio meridiáno. Cadent a látere tuo mille, et decem míllia a dextris tuis: tibi áutem non appropinquábit. Quóniam Ángelis suis mandávit de te, ut custódiant te in ómnibus viis tuis. In mánibus portábunt te, ne unquam offéndas ad lápidem pedem tuum. Super áspidem et basilíscum ambulábis, et conculcábis leónem et dracónem. Quóniam in me sperávit, liberábo eum: prótegam eum, quóniam cognóvit nomen meum. Invocábit me, et ego exáudiam eum: cum ipso sum in tribulatióne. Erípiam eum, et glorificábo eum: longitúdine diérum adimplébo eum, et osténdam illi salutáre meum

Sal. 90, 1-7 e 11-16 – Chi abita sotto l’égida dell’Altissimo, e si ricovera sotto la protezione di Dio. Dica al Signore: Tu sei il mio difensore e il mio asilo: il mio Dio nel quale ho fiducia. Egli mi ha liberato dal laccio dei cacciatori e da un caso funesto. Con le sue penne ti farà schermo, e sotto le sue ali sarai tranquillo. La sua fedeltà ti sarà di scudo: non dovrai temere i pericoli notturni. Né saetta spiccata di giorno, né peste che serpeggia nelle ténebre, né morbo che fa strage al meriggio. Mille cadranno al tuo fianco e dieci mila alla tua destra: ma nessun male ti raggiungerà. Poiché ha mandato gli Angeli presso di te, perché ti custodiscano in tutti i tuoi passi. Ti porteranno in palma di mano, affinché il tuo piede non inciampi nella pietra. Camminerai sull’aspide e sul basilisco, e calpesterai il leone e il dragone. Poiché sperò in me, lo libererò: lo proteggerò, perché riconosce il mio nome. Appena mi invocherà, lo esaudirò: sarò con lui nella tribolazione. Lo libererò e lo glorificherò: lo sazierò di lunghi giorni, e lo farò partécipe della mia salvezza.

EVANGÉLIUM

Sequéntia S. Evangélii secundum Matthæum, 4, 1-11

In illo témpore: Ductus est Iesus in desértum a Spíritu, ut tentarétur a diábolo. Et, cum ieiunásset quadragínta diébus, et quadragínta nóctibus, póstea esúriit. Et accédens tentátor, dixit ei: Si Fílius Dei es, dic ut lápides isti panes fíant. Qui respóndens dixit: Scriptum est: Non in solo pane vivit homo sed in omni verbo, quod procédit de ore Dei. Tunc assúmpsit eum diábolus in sanctam civitátem, et státuit eum super pinnáculum templi, et dixit ei: Si Fílius Dei es, mitte te deórsum. Scriptum est enim: Quia Ángelis suis mandávit de te, et in mánibus tollent te, ne forte offéndas ad lápidem pedem tuum. Ait illi Iesus: Rursum scriptum est: Non tentábis Dóminum Deum tuum. Íterum assúmpsit eum diábolus in montem excélsum valde: et osténdit et ómnia regna mundi, et glóriam eórum, et dixit ei: Hæc ómnia tibi dabo, si cadens adoráveris me. Tunc dicit ei Iesus: Vade, Sátana: scriptum est énim: Dóminum Deum tuum adorábis, et illi soli sérvies. Tunc relíquit eum diábolus: et ecce Ángeli accessérunt, et ministrábant ei.
M. – Laus tibi, Christe.

In quel tempo Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: “Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane”. Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: “Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede”. Gesù gli rispose: “Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo”. Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai”. Ma Gesù gli rispose: “Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”. Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.

M. – Laus tibi Christe.

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM

Ps. 90, 4-5 – Scápulis suis obumbrábit tibi Dóminus, et sub pennis eius sperábis: scuto circúmdabit te véritas eius.

Sal. 90, 4-5 – Con le sue penne ti farà schermo, il Signore, e sotto le sue ali sarai tranquillo: la sua fedeltà ti sarà di scudo.

SECRÉTA

Sacrifícium quadragesimális inítii solémniter immolámus, te, Dómine, deprecántes: ut, cum epulárum restrictióne carnálium, a nóxiis quoque voluptátibus temperémus. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
M. – Amen.

Ti offriamo solennemente questo sacrificio all’inizio della quarésima, pregandoti, o Signore, perché non soltanto ci asteniamo dai cibi di carne, ma anche dai cattivi piaceri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

M. Amen.

PREFAZIO DELLA QUARÉSIMA

COMMÚNIO

Ps. 90, 4-5 – Scápulis suis obumbrábit tibi Dóminus, et sub pennis eius sperábis: scuto circúmdabit te véritas eius.

Sal. 90, 4-5 – Con le sue penne ti farà schermo, il Signore, e sotto le sue ali sarai tranquillo: la sua fedeltà ti sarà di scudo.

POSTCOMMÚNIO

Tui nos, Dómine, sacraménti libátio sancta restáuret: et a vetustáte purgátos, in mystérii salutáris fáciat transíre consórtium. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.

M. – Amen.

Ci ristori, o Signore, la libazione del tuo sacramento, e, dopo averci liberati dall’uomo vecchio, ci conduca alla partecipazione del mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
M. Amen.


Note

[1] All’època delle cómunicazióni dell’àngelo Azaria alla mística cattòlica Maria Valtorta (2 feb. 1946 – 2 feb. 1947) il Messale in uso era il Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum S. Pii V Pontificis Maximi jussu editum aliorum Pontificum cura recognitum a Pio X reformatum et Ssmi D. N. Benedicti XV auctoritate vulgatum (25 lúglio 1920).

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