
Cosa pensare del personàggio più eminente della stòria? Cosa pensare del personàggio più importante per noi, visto che la nostra sorte dipende da lui, único nostro salvatore e supremo giúdice? Visto che egli ci tratterà secondo il nostro contegno a suo riguardo e che il nostro contegno dipende dal concetto che ci facciamo di lui, è doveroso chièderci: cosa dobbiamo pensare di Gesú Cristo? Questo è il problema, oggetto di questo lavoro.

L’autrice, Maria Macrì, attingendo ai testi canònici, ai vangeli apócrifi e alle òpere místiche, ci fa contemplare la Vérgine in tutta la sua concretezza di donna, di sposa verginale e verginizzante, di madre piena di tenerezza, amore e dolore, facendo balzare fuori una Madonna viva e operante; una Madonna che pensa, mèdita, parla, òpera nelle piú varie situazioni della vita; una Madonna dalla mente umana piena di luce divina, dal cuore umano traboccante di amore divino; una Madonna che, dovunque vada, qualunque cosa fàccia, làscia dietro di sé il celestiale profumo delle sue elette virtú, e cioè: la profondíssima umiltà, la squisita bontà e illimitata misericòrdia; una donna in apparenza come tutte le altre, ma in realtà, un miràcolo di bellezza sia fisica che morale; una donna che cammina sulla terra con la mente e col cuore sempre fissi al cielo. Una donna-prodígio. Donna di paradiso, anziché donna della terra: perenne delízia, sostegno e conforto del suo divín Fíglio, e ben degna di lui.
Maria Macrí, oltre a farci conóscere la Madonna, ce la fa sentire vicina, ce la fa quasi vedere, ci fa quasi vívere con lei nella piú dolce intimità affinché edotti da questa conoscenza siamo indotti ad amarla come a lei si conviene: ossia con tutto noi stessi.
Continua a leggere Il gíglio fra i cardi