
Doctor Gloria Polo was an orthodontist living in Colombia when she was struck by lightning and had a near death experience in which she was judged by Jesus and condemned for mortal sin. Fortunately, a very pious, humble farmer who saw a picture of her in the newspaper prayed for her soul and Jesus granted her a second chance, with a mission to repeat what she witnessed not only a thousand times, but a thousand times a thousand; and that when she comes back before Jesus to be judged again, she will be judged with greater severity, due to her second chance and all that she saw while over there.

Morte di un guru è l’autobiografia di Rabi Rabindranath Maharaj. Rabi non è indù qualunque convertitosi al cristianesimo, ma un bramino, guru, pandit, figlio di un guru yogi, adorato come avatar (divinità incarnata). Rabi è un profondo conoscitore della cultura indù e della sua spiritualità. Sarebbe certamente diventato un grande mistico yogi, se una «voce» da lui udita internamente non avesse cambiato il destino che le sue origini gli aveva spianato. Nella sua autobiografia Rabi narra l’incontro con Cristo che lo porterà ad abbandonare l’induismo per abbracciare la fede cristiana e che gli farà comprendere gli inganni dell’induismo e della spiritualità yogica, da lui sintetizzati nella sua famosa frase lapidaria, che non lascia spazio ad alcuna ambiguità circa il suo giudizio a proposito del misticismo orientale:
«Il piano di Satana è controllare il cervello dell’uomo occidentale con il misticismo orientale» (cfr. p. 157)
«Morte di un guru» è un libro appassionante che, se accolto, eviterà ai suoi lettori di cadere nelle deviazioni delle spiritualità orientali, tanto nocive, quanto all’apparenza conformi alle loro istintive aspirazioni.