Il Purgatòrio. Realtà e suffràgio

 0,20

Formato aperto: A4
Formato chiuso: 21×10
Facciate: 6
Piegatura: a libretto

Per ordini superiori ai 1000 pz, contattateci (vedi fondo pagina)

Descrizione

Il pieghévole è una strumento utilíssimo per ricordare ai fedeli la realtà del Purgatòrio e l’importanza dei suffragî a favore dei nostri fratelli che attendono lì la purificazione. Riporta un messàggio dato da Gesú alla mística cattòlica Maria Valtorta sul Purgatòrio; quanto scrive il Catechismo della Chiesa Cattòlica sui tipi di suffragî e l’insegnamento essenziale sulle indulgenze tratto dal Manuale delle indulgenze.

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica

1030 Coloro che muòiono nella gràzia e nell’amicízia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene síano certi della loro salvezza eterna, vèngono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessària per entrare nella giòia del cielo.
1031 La Chiesa chiama purgatòrio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatòrio soprattutto nei Concilî di Firenze e di Trento . La Tradizione della Chiesa, rifacèndosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore:
«Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve crédere che c’è, prima del giudízio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronúncia una bestémmia contro lo Spírito Santo, non gli sarà perdonata né in questo sècolo, né in quello futuro (Mt12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe pòssono èssere rimesse in questo sècolo, ma certe altre nel sècolo futuro».
1032 Questo insegnamento pòggia anche sulla pràtica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: «Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacríficio espiatòrio per i morti, perché fóssero assolti dal peccato» (2 Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memòria dei defunti e ha offerto per loro suffragî, in particolare il sacrifício eucarístico, affinché, purificati, pòssano giúngere alla visione beatífica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemósine, le indulgenze e le òpere di penitenza a favore dei defunti:
«Rechiamo loro soccorso e commemoriàmoli. Se i figlî di Giobbe sono stati purificati dal sacríficio del loro padre, perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti pòrtino loro qualche consolazione? […] Non esitiamo a soccórrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere».

Una esperienza di santa Faustina Kowalska

«Vidi l’Àngelo Custode, che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di ànime sofferenti. Queste ànime pregano con grande fervore, ma senza efficàcia per se stesse: soltanto noi le possiamo aiutare. Le fiamme che bruciàvano loro, non mi toccàvano. Il mio Àngelo Custode non mi abbandonò un solo istante. E chiesi a quelle ànime quale fosse il loro maggiór tormento. Ed unanimemente mi risposero che il loro maggiór tormento è l’ardente desidèrio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le ànime del purgatòrio. Le ànime chiàmano Maria “Stella del Mare». Ella reca loro refrigèrio. Avrei voluto parlare più a lungo con loro, ma il mio Àngelo Custode mi fece cenno d’uscire. Ed uscimmo dalla porta di quella prigione di dolore. Udii nel mio íntimo una voce che disse: “La Mia Misericòrdia non vuole questo, ma lo esige la giustízia”. Da allora sono in rapporti più stretti con le ànime sofferenti del Purgatòrio».

Informazioni aggiuntive

Peso 0,0083 kg
Dimensioni 10 × 0,01 × 21 cm